Quando l’imprenditore muore, senza lasciare testamento, la sua famiglia può avere il problema di capire cosa fare con l’impresa. Questo accade soprattutto quando il defunto lavorava da solo nell’azienda ed era quindi l’unico a conoscere la sua attività. Prima di rischiare di fare scelte spesso costose e sbagliate è opportuno chiedere una consulenza.
Quando l’imprenditore muore, la sua impresa individuale termina
I beni aziendali passano in comproprietà agli eredi legittimi o testamentari.
A questo punto si aprono due strade:
1. Gli eredi intendono continuare l’attività quando l’imprenditore muore?
Dovranno costituire una società.
All’inizio sarà una società di fatto. Entro 1 anno dalla morte dell’imprenditore, gli eredi dovranno regolarizzare la società di fatto trasformandola in una società di persone o di capitali .
2. Gli eredi non intendono continuare l’attività dell’impresa?
Si apre una fase di liquidazione dell’impresa stessa. Gli eredi manterranno la comunione dei beni continuando ad amministrarli e goderne ma a titolo personale e non ai fini dello sfruttamento dell’azienda.
Un esempio aiuterà a capire
Immaginiamo che il padre, imprenditore individuale titolare di un’impresa agricola con cui coltivava campi di sua proprietà, muore.
Il defunto era vedovo perciò, con l’apertura della successione, i campi passano in comproprietà ai figli che hanno accettato l’eredità.
A questo punto i figli possono decidere se continuare l’attività paterna e quindi continuare a coltivare i campi.
In questo caso potranno godere di alcune agevolazioni fiscali in sede di denuncia di successione se assumeranno l’impegno di continuare l’attività per cinque anni.
Se ci sono più figli è sufficiente che uno solo voglia continuare l’impresa.
Se invece tutti gli eredi decidono di interrompere l’attività, dovranno liquidare l’impresa e cioè vendere i beni aziendali mentre continueranno a gestire i campi come qualsiasi altro bene in comproprietà.
In entrambi i casi gli eredi dovranno comunicare la morte dell’imprenditore all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dal decesso indicando la nuova partita Iva di chi continuerà l’attività o la cessazione dell’attività stessa.
Quando l’imprenditore muore occorre chiedersi che fare dell’impresa di famiglia.
Se hai ricevuto in eredità un negozio o un altro tipo di piccola impresa per muoverti meglio chiedi il supporto all’avvocato per evitare di sbagliare.

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